Lo Stagnone di Marsala: Il Paradiso del Kitesurf…
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15 Ottobre 2024
25 Marzo 2012
l’IKA sta portando avanti una vera e propria campagna per sponsorizzare l’accesso del kitesurf come discplina olimpica alle prossime olimpiadi di RIO 2016 e come la stessa International Kiteboarding Association dice, tutti noi sappiamo che la famiglia velica è già ricca e il Kiteboarding è solo una delle ultime discipline che vi si è aggiunta, ma riteniamo che potrebbe offrire un notevole impatto e molti vantaggi per la vela olimpica.
Nell’ambito di questa campagna è stato organizzato in questi giorni un importante evento a Santander, un trial dove l’IKA e l’ISAF hanno invitato tutti i migliori atleti di diverse nazionalità per verificare come e cosa portare del kitesurf alle olimpiadi, a rappresentare la nostra nazione sono stati invitati Alice Brunacci, Lorenzo Giovannelli e Luca Marcis. Abbiamo raggiunto Alice proprio mentre era in spagna per una breve intervista.
Ciao Alice, prima di tutto grazie molto della disponibilità durante questi giorni molto impegnativi.
Allora sembra che l’avventura olimpica per il kitesurfing e il team italia stia iniziando veramente, racconta ai nostri utenti che scopi ha questa tappa a santander.
Proprio così, diciamo che ancora non c’è niente di ufficiale per quanto riguarda l’ingresso del kitesurf alle olimpiadi, peró già il fatto che ci sia stato l’interesse da parte delle autorità competenti di voler conoscere e vedere come funziona il nostro sport penso sia molto positivo. Lo scopo di questi giorni qui in Spagna, a Santander, dove sono riuniti tutti i migliori riders di Race al mondo, è di cercare di individuare un format di regata che possa essere compatibile in un contesto olimpico. Nei giorni scorsi siamo stati sottoposti a diverse prove su diversi percorsi, dal classico ”bastone” allo slalom e in più l ‘aggiunta di un salto.
Quali discipline sono state prese in considerazione e state provando?
Le discipline che abbiamo provato in questi giorni sono state principalmente il Race e lo slalom, sia separate che insieme . Percorsi brevi, ma incisivi, che mantengono sempre attiva la curiosità degli spettatori.
I risultati di questi giorni saranno determinanti per decidere quali degli atleti presenti potranno accedere alle olimpiadi?
No, non ci saranno risultati ufficiali, nè decisivi per decidere chi andrà o meno alle olimpiadi. Se il kitesurf sarà introdotto alle olimpiadi, verranno fatte delle selezioni, ma ancora diciamo che presto.
Com’è andato l’impatto con l’organizzazione, di tutto si sta occupando l’IKA giusto?
L’impatto è stato a mio avviso positivo, qua ci sono i membri dell’ IKA, che collaborano con i membri dell’ISAF, che è la federazione internazionale della vela e saranno proprio loro a valutare il kite e la specifica disciplina da portare alle eventuali olimpiadi. A mio avviso sono sembrati interessati e soddisfatti su quello che puó dare il kitesurf. Adesso peró non rimane che aspettare ed incrociare le dita 🙂
Si infatti, aspettiamo e tutti insieme incrociamo le dita sperando in un lieto fine. Grazie ad Alice e anche ai post sul suo blog (http://www.alicekite.it/blog/) che ci hanno permesso di seguire questi giorni da più vicino.
Un grosso saluto anche a Lorenzo e Luca, siamo sicurissimi che tutti e 3 accompagnati dalla classe CKI, abbiano tenuto alto il nostro nome anche senza risultati ufficiali.
l’IKA sta portando avanti una vera e propria campagna per sponsorizzare l’accesso del kitesurf come discplina olimpica alle prossime olimpiadi di RIO 2016 e come la stessa International Kiteboarding Association dice, tutti noi sappiamo che la famiglia velica è già ricca e il Kiteboarding è solo una delle ultime discipline che vi si è aggiunta, ma riteniamo che potrebbe offrire un notevole impatto e molti vantaggi per la vela olimpica.
Nell’ambito di questa campagna è stato organizzato in questi giorni un importante evento a Santander, un trial dove l’IKA e l’ISAF hanno invitato tutti i migliori atleti di diverse nazionalità per verificare come e cosa portare del kitesurf alle olimpiadi, a rappresentare la nostra nazione sono stati invitati Alice Brunacci, Lorenzo Giovannelli e Luca Marcis. Abbiamo raggiunto Alice proprio mentre era in spagna per una breve intervista.
Ciao Alice, prima di tutto grazie molto della disponibilità durante questi giorni molto impegnativi.
Allora sembra che l’avventura olimpica per il kitesurfing e il team italia stia iniziando veramente, racconta ai nostri utenti che scopi ha questa tappa a santander.
Proprio così, diciamo che ancora non c’è niente di ufficiale per quanto riguarda l’ingresso del kitesurf alle olimpiadi, peró già il fatto che ci sia stato l’interesse da parte delle autorità competenti di voler conoscere e vedere come funziona il nostro sport penso sia molto positivo. Lo scopo di questi giorni qui in Spagna, a Santander, dove sono riuniti tutti i migliori riders di Race al mondo, è di cercare di individuare un format di regata che possa essere compatibile in un contesto olimpico. Nei giorni scorsi siamo stati sottoposti a diverse prove su diversi percorsi, dal classico ”bastone” allo slalom e in più l ‘aggiunta di un salto.
Quali discipline sono state prese in considerazione e state provando?
Le discipline che abbiamo provato in questi giorni sono state principalmente il Race e lo slalom, sia separate che insieme . Percorsi brevi, ma incisivi, che mantengono sempre attiva la curiosità degli spettatori.
I risultati di questi giorni saranno determinanti per decidere quali degli atleti presenti potranno accedere alle olimpiadi?
No, non ci saranno risultati ufficiali, nè decisivi per decidere chi andrà o meno alle olimpiadi. Se il kitesurf sarà introdotto alle olimpiadi, verranno fatte delle selezioni, ma ancora diciamo che presto.
Com’è andato l’impatto con l’organizzazione, di tutto si sta occupando l’IKA giusto?
L’impatto è stato a mio avviso positivo, qua ci sono i membri dell’ IKA, che collaborano con i membri dell’ISAF, che è la federazione internazionale della vela e saranno proprio loro a valutare il kite e la specifica disciplina da portare alle eventuali olimpiadi. A mio avviso sono sembrati interessati e soddisfatti su quello che puó dare il kitesurf. Adesso peró non rimane che aspettare ed incrociare le dita 🙂
Si infatti, aspettiamo e tutti insieme incrociamo le dita sperando in un lieto fine. Grazie ad Alice e anche ai post sul suo blog (http://www.alicekite.it/blog/) che ci hanno permesso di seguire questi giorni da più vicino.
Un grosso saluto anche a Lorenzo e Luca, siamo sicurissimi che tutti e 3 accompagnati dalla classe CKI, abbiano tenuto alto il nostro nome anche senza risultati ufficiali.
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