24 Ottobre 2018

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Moses Hydrofoil

di: Kitesurfing Editorial Team

Moses Hydrofoil, un foil facile da utilizzare per il grande pubblico

Intervista a Benjamin Mahiou, distributore Moses in Francia

Durante la finale della Coupe de France Kitebording Boarder Cross ho avuto il piacere di incontrare Benjamin Mahiou, country manager per Core kiteboarding e distributore Moses Hydrofoil (a partire da gennaio 2019) in Francia.

Ben era li per mostrare e far testare il materiale e comunicare con i rider e gli istruttori di kitesurf presenti sull’evento.

Il suo stand è stato un successo poiché molte sono le persone che si sono interessate e sono rimaste meravigliate delle performance dei prodotti della Moses Hydrofoil.

Dopo aver provato personalmente il prodotto ho deciso di contattare nuovamente Benjamin per saperne di più.

Ciao Benjamin, tanto per cominciare presentati?

Ciao Simone, mi chiamo Benjamin Mahiou, ho 38 anni e sono nel mondo del kite sin dai suoi inizi negli anni 99/2000 (vi ricordate le prime wipika ^^), e lavoro in questo settore da 10 anni (rider e poi commerciale).

Oggi sono country manager per la Core Kiteboarding e ho come obiettivo quello di sviluppare la marca in Francia.

La Core è infatti molto presente all’estero ma non è ancora ben rappresentata sul mio territorio.

Ma questo sta cambiando visto che da poco abbiamo lanciato una nuova dinamica.

Benjamin Mahiou

Da quanto tempo lavori per Moses Hydrofoil?

Allora, in realtà non lavoro propriamente per Moses ma in parallelo alla distribuzione dei prodotti Core assicureremo anche la distribuzione dei prodotti Moses in Francia a partire da gennaio 2019.

Core preferisce focalizzarsi sui kite e le tavole tradizionali, quindi ci pareva giudizioso avere un partenaire foil.

E l’incontro con Jimmy Mazzanti di Moses hydrofoil ha fatto il resto.

Perché questo foil?

Perché Moses? La prima cosa che mi ha attirato quando ho sentito parlare di questa marca è il fatto che la produzione sia europea, cosa interessante.

In più sentivo solo commenti positivi su l’accessibilità e le performance dei foil Moses, ed infine uno dei miei rider, Seb Cou, mi ha confermato essere una marca da non prendere sotto gamba.

Infine il loro prezzo è veramente attraente per un foil con una dominante di compositi di carbonio, quindi ho deciso di contattarli.

E penso che l’incontro con Jimmy Mazzanti è stato realmente determinante. Adora i bei prodotti e possiede una grande esperienza nel settore sia in Italia che nel resto del mondo.

Mi piace molto l’approccio che ha dei prodotti e del mercato, non si limita a copiare ciò che si fa, è sempre pronto a sperimentare nuove idee con il suo team R&D.

Per finire, sono stato sorpreso della qualità di fabbricazione.

Ho avuto l’occasione di visitare la fabbrica che è giusto una gemma di alta tecnologia, robot a tre assi, autoclave, operai qualificati che amano il loro lavoro … non ho alcun dubbio sul prodotto.

Quali sono le caratteristiche innovative del foil?

Allora, sul foil che tu hai testato, l’onda 91 (piantone intermedio), l’approccio è un po’ differente perché l’obiettivo generale, al di là di avere un’ala che massimizza la portanza, è quello di ottenere un’ottima qualità di navigazione senza raggiungere eccessive velocità e con una capacità di viraggio (carving) anche a bassa andatura.

È stato fatto un grande lavoro tra lo stabilizzatore (dietro) e l’ala (avanti).

L’ala del foil Onda ha una grande superfice e il suo profilo non è molto spesso ma grazie alla forma sviluppata dal team (precedentemente specialisti nelle eliche di elicotteri e droni) si ottiene una grande portanza a bassa velocità mantenendo una qualità di navigazione gradevole, senza avere forti accelerazioni.

Questo rende il foil facile, un foil che perdona i piccoli errori anche durante i cambiamenti di direzione a basse velocità grazie alla sua portanza.

Il foil Onda è perfetto per la tendenza attuale, un foil ludico e facile d’accesso che permette di surfare e riuscire le manovre senza diventare matti. Il tutto senza dimenticare l’importanza della sensazione mentre si naviga.

Per quale pubblico?

Moses, che sia onda o gli altri foil della gamma, fabbrica dei foil facili da usare.

Anche il tipo “race” resta uno dei più accessibili sul mercato. L’idea è di avere un foil polivalente e evolutivo, ma sempre accessibile.

Ecco perché abbiamo ideato una configurazione che permette di cambiare l’ala o lo stabilizzatore in tutta la gamma, come il rider preferisce.

Siamo su un prodotto tecnico di alto livello ma accessibile in termini di utilizzo e prezzo 😉

Quando sarà pronto?

L’onda 91 è già in commercio ed il sicuramente il nostro best seller nel 2018. Tuttavia, per mirare ad un pubblico più vasto, Moses propone anche un piantone corto 71 e stiamo preparando una nuova offerta più abbordabile dal punto di vista del prezzo, soprattutto per le scuole.

Quali materiali sono impiegati?

In questo momento utilizziamo essenzialmente delle varietà del tessuto carbonio e fibra di vetro, nonché un alluminio anodizzato di alta qualità per la fusoliera. Ma non posso rivelarvi di più sulla composizione del foil 😛

Intervista esclusiva per il Portale Kitesurfing.it 
Testo redatto da Simone Timpano 

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di: Kitesurfing Editorial Team

Moses Hydrofoil, un foil facile da utilizzare per il grande pubblico

Intervista a Benjamin Mahiou, distributore Moses in Francia

Durante la finale della Coupe de France Kitebording Boarder Cross ho avuto il piacere di incontrare Benjamin Mahiou, country manager per Core kiteboarding e distributore Moses Hydrofoil (a partire da gennaio 2019) in Francia.

Ben era li per mostrare e far testare il materiale e comunicare con i rider e gli istruttori di kitesurf presenti sull’evento.

Il suo stand è stato un successo poiché molte sono le persone che si sono interessate e sono rimaste meravigliate delle performance dei prodotti della Moses Hydrofoil.

Dopo aver provato personalmente il prodotto ho deciso di contattare nuovamente Benjamin per saperne di più.

Ciao Benjamin, tanto per cominciare presentati?

Ciao Simone, mi chiamo Benjamin Mahiou, ho 38 anni e sono nel mondo del kite sin dai suoi inizi negli anni 99/2000 (vi ricordate le prime wipika ^^), e lavoro in questo settore da 10 anni (rider e poi commerciale).

Oggi sono country manager per la Core Kiteboarding e ho come obiettivo quello di sviluppare la marca in Francia.

La Core è infatti molto presente all’estero ma non è ancora ben rappresentata sul mio territorio.

Ma questo sta cambiando visto che da poco abbiamo lanciato una nuova dinamica.

Benjamin Mahiou

Da quanto tempo lavori per Moses Hydrofoil?

Allora, in realtà non lavoro propriamente per Moses ma in parallelo alla distribuzione dei prodotti Core assicureremo anche la distribuzione dei prodotti Moses in Francia a partire da gennaio 2019.

Core preferisce focalizzarsi sui kite e le tavole tradizionali, quindi ci pareva giudizioso avere un partenaire foil.

E l’incontro con Jimmy Mazzanti di Moses hydrofoil ha fatto il resto.

Perché questo foil?

Perché Moses? La prima cosa che mi ha attirato quando ho sentito parlare di questa marca è il fatto che la produzione sia europea, cosa interessante.

In più sentivo solo commenti positivi su l’accessibilità e le performance dei foil Moses, ed infine uno dei miei rider, Seb Cou, mi ha confermato essere una marca da non prendere sotto gamba.

Infine il loro prezzo è veramente attraente per un foil con una dominante di compositi di carbonio, quindi ho deciso di contattarli.

E penso che l’incontro con Jimmy Mazzanti è stato realmente determinante. Adora i bei prodotti e possiede una grande esperienza nel settore sia in Italia che nel resto del mondo.

Mi piace molto l’approccio che ha dei prodotti e del mercato, non si limita a copiare ciò che si fa, è sempre pronto a sperimentare nuove idee con il suo team R&D.

Per finire, sono stato sorpreso della qualità di fabbricazione.

Ho avuto l’occasione di visitare la fabbrica che è giusto una gemma di alta tecnologia, robot a tre assi, autoclave, operai qualificati che amano il loro lavoro … non ho alcun dubbio sul prodotto.

Quali sono le caratteristiche innovative del foil?

Allora, sul foil che tu hai testato, l’onda 91 (piantone intermedio), l’approccio è un po’ differente perché l’obiettivo generale, al di là di avere un’ala che massimizza la portanza, è quello di ottenere un’ottima qualità di navigazione senza raggiungere eccessive velocità e con una capacità di viraggio (carving) anche a bassa andatura.

È stato fatto un grande lavoro tra lo stabilizzatore (dietro) e l’ala (avanti).

L’ala del foil Onda ha una grande superfice e il suo profilo non è molto spesso ma grazie alla forma sviluppata dal team (precedentemente specialisti nelle eliche di elicotteri e droni) si ottiene una grande portanza a bassa velocità mantenendo una qualità di navigazione gradevole, senza avere forti accelerazioni.

Questo rende il foil facile, un foil che perdona i piccoli errori anche durante i cambiamenti di direzione a basse velocità grazie alla sua portanza.

Il foil Onda è perfetto per la tendenza attuale, un foil ludico e facile d’accesso che permette di surfare e riuscire le manovre senza diventare matti. Il tutto senza dimenticare l’importanza della sensazione mentre si naviga.

Per quale pubblico?

Moses, che sia onda o gli altri foil della gamma, fabbrica dei foil facili da usare.

Anche il tipo “race” resta uno dei più accessibili sul mercato. L’idea è di avere un foil polivalente e evolutivo, ma sempre accessibile.

Ecco perché abbiamo ideato una configurazione che permette di cambiare l’ala o lo stabilizzatore in tutta la gamma, come il rider preferisce.

Siamo su un prodotto tecnico di alto livello ma accessibile in termini di utilizzo e prezzo 😉

Quando sarà pronto?

L’onda 91 è già in commercio ed il sicuramente il nostro best seller nel 2018. Tuttavia, per mirare ad un pubblico più vasto, Moses propone anche un piantone corto 71 e stiamo preparando una nuova offerta più abbordabile dal punto di vista del prezzo, soprattutto per le scuole.

Quali materiali sono impiegati?

In questo momento utilizziamo essenzialmente delle varietà del tessuto carbonio e fibra di vetro, nonché un alluminio anodizzato di alta qualità per la fusoliera. Ma non posso rivelarvi di più sulla composizione del foil 😛

Intervista esclusiva per il Portale Kitesurfing.it 
Testo redatto da Simone Timpano 

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